Viene definito “rischio nutrizionale” la possibilità di eventi avversi correlabili allo stato nutrizionale e alla nutrizione del paziente. Rientra nel più ampio quadro del rischio clinico a causa delle forti evidenze presenti su mortalità, morbilità, tempi di degenza e riabilitazione, ma anche sulla qualità della vita e sui costi sanitari.

Con “rischio clinico” intendiamo la probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso (un danno o disagio) imputabile, anche se in modo involontario, alle cure mediche prestategli durante un periodo di degenza, causando un peggioramento delle condizioni di salute o la morte.

Appare evidente quanto sia in questo senso importante una valutazione ottimale del rischio nutrizionale finalizzata all’identificazione di eventi avversi correlati all’alimentazione e alla nutrizione.


Rischio e prevenzione

La prevenzione di questo necessita di un impegno multidisciplinare, così che le persone in degenza presso gli ospedali, le case di cura, le RSA o il proprio domicilio assumano la quantità di cibo adeguata ai loro bisogni nutrizionali, ricevendo così aiuto per potersi alimentare in sicurezza. Individuare precocemente il paziente a rischio nutrizionale, in particolar modo tra i pazienti fragili, è così fondamentale per intervenire in modo efficace, garantendo un miglior andamento clinico e una riduzione dei giorni di ricovero. Oltre ad una diminuzione globale dei costi come dimostrato da numerosi studi scientifici.


Rischio nutrizionale e sicurezza del paziente

La Regione Toscana ha da poco emanato una nuova versione della Pratica per la Sicurezza del Paziente sul Rischio Nutrizionale, ribadendo la necessità di utilizzare schemi e modelli condivisi per poter coordinare la presa in carico dei pazienti a rischio nel percorso ospedale-territorio. Un modo per abilitare l’integrazione multidisciplinare, valorizzando il coinvolgimento attivo del paziente stesso e/o dei caregiver. Nella nuova pratica si ritengono quindi necessari per una gestione efficace del rischio:

  • L’utilizzo di un test di screening validato che permetta di individuare i pazienti a rischio e, grazie alla stratificazione del rischio, di avviarli ad una valutazione dello stato nutrizionale più approfondita e ad un protocollo di trattamento più adeguato;
  • L’inserimento nella documentazione clinica della valutazione nutrizionale, compresa la definizione del trattamento nutrizionale;
  • L’attività di informazione e formazione per operatori sanitari e non, coinvolti nel processo assistenziale dell’alimentazione e della nutrizione.

Valutazione nutrizionale


Valutazione nutrizionale: come avviene?

La valutazione nutrizionale viene effettuata dal dietista e consiste nella raccolta, verifica e interpretazione de dati necessari per identificare i problemi nutrizionali, le loro cause e la loro rilevanza. Gli obiettivi di tale valutazione sono quelli di identificare il paziente a rischio, quantificando il rischio di complicanze legate alla nutrizione ed individuare l’eventuale problema nutrizionale con il piano di trattamento nutrizionale più adeguato.


Prevenzione del rischio nutrizionale a Villa delle Terme

All’interno delle strutture Villa delle Terme Presidio Falciani e Presidio Marconi, al fine di tutelare i pazienti, vengono messe in pratica una serie di procedure seguendo ciò che indica la nuova pratica per la Prevenzione del rischio nutrizionale della Regione Toscana. All’ingresso in struttura viene effettuato uno screening nutrizionale attraverso il MUST (Malnutrition Universal Screening Tool), così da poter individuare velocemente coloro che rappresentano soggetti a rischio. In base al livello di rischio rilevato (alto, medio, basso) i pazienti vengono indirizzati verso trattamenti specifici ed atti a prevenire e intervenire sul rischio nutrizionale.

In caso di basso rischio nutrizionale il paziente non necessita di alcun intervento mirato: verrà sottoposto nuovamente a screening nutrizionale in prossimità della dimissione o in caso di importanti cambiamenti della sua situazione clinica.

In caso di medio rischio il paziente viene sorvegliato attraverso l’attivazione settimanale del monitoraggio alimentare con cui gli operatori sanitari registrano quanto si alimenta ad ogni pasto. Se risulta un’alimentazione insufficiente viene allertato il dietista che attraverso la valutazione nutrizionale decide come intervenire.

Se il rischio è alto viene attivato subito il dietista che provvede alla valutazione nutrizionale e all’attuazione di un piano di trattamento adeguato. In caso di rischio medio alto il paziente è seguito dall’ingresso fino alla dimissione dal dietista e dal personale infermieristico e Oss in modo tale da monitorare l’andamento dell’intervento nutrizionale intrapreso.

Inoltre, grazie all’azienda di ristorazione che provvede ad elaborare e trasportare i pasti, presso le strutture di Villa delle Terme sono presenti numerosi tipi di menù costruiti e pensati appositamente per ogni condizione clinica o esigenza specifica dei pazienti.


A cura di Giulia Palazzini – Dietista a Villa delle Terme

 

Resta in contatto, iscriviti alla nostra newsletter