Conoscere le cause del mal di schiena può rappresentare un primo e fondamentale punto di partenza per combattere un fenomeno davvero fastidioso che incide molto spesso negativamente sulla nostra salute fisica e mentale. Il mal di schiena è infatti un disturbo molto comune, tanto da essere a volte persino sottovalutato, salvo poi degenerare in una condizione davvero dannosa.

Come spesso accade per qualsiasi tipo di acciacco fisico, la miglior arma per combattere le cause del mal di schiena è la prevenzione. In particolar modo, ci riferiamo a piccole ma fondamentali raccomandazioni legate allo stile di vita che ognuno di noi conduce all’interno della propria quotidianità. Aspetti come la postura, lo stress o un movimento errato possono infatti causare mal di schiena lombare e dorsale.

Scopriamo allora insieme le cause del mal di schiena e l’importanza di una buona prevenzione.


CAUSE MAL DI SCHIENA LOMBARE E DORSALE

Le cause del mal di schiena sia lombare che dorsale possono essere molteplici. Molto spesso queste vengono favorite da determinate condizioni che variano in base all’età o alle patologie pregresse delle persone come nel caso di strappi muscolari, artrite, osteoporosi ed ernie. Tenendo conto quindi che il mal di schiena può comparire a qualsiasi età, può essere causato da un eccesso di peso, da un movimento errato o dalla mancanza di attività fisica, ma anche da fattori come lo stress.

Il mal di schiena in definitiva può essere “da sforzo”, ma anche scaturire da una postura scorretta. Stare infatti seduti per troppo tempo o dormire per esempio in una determinata posizione può causare un eccessivo sovraccarico. Un’ultima causa, assolutamente da non sottovalutare, può avere origine da problemi emotivi o psicologici come lo stress, che causa un’irregolare tensione dei muscoli.

 

Prevenire mal di schiena

 

MAL DI SCHIENA SINTOMI: L’IMPORTANZA DI CONOSCERLI

Quali sono i sintomi più evidenti del mal di schiena? Quello più frequente è sicuramente un dolore acuto di tipo muscolare che può estendersi fino alle gambe e che in genere ci impedisce di compiere ampi movimenti con la schiena. Anche un’evidente riduzione di elasticità e flessibilità, accompagnata all’incapacità di riuscire a mantenere una corretta posizione eretta, rappresenta uno status diffuso. Ne consegue un aumento della sedentarietà che generalmente causa indolenzimento muscolare e rigidità degli arti. Il dolore viene quindi avvertito sia quando ci si piega, che a riposo o in posizione supina. Nel caso invece di un eventuale strappo muscolare, è possibile che il dolore compaia fino a 24 ore dopo il momento dell’infortunio.

rimedi mal di schiena

 

PREVENIRE LE CAUSE DEL MAL DI SCHIENA ATTRAVERSO UN ADEGUATO STILE DI VITA

Il modo migliore per prevenire le cause del mal di schiena è senza dubbio adottare uno stile di vita sano. Il primo consiglio è ovviamente quello di mantenere sotto controllo il peso corporeo grazie anche ad un esercizio fisico regolare. A volte bastano semplici passeggiate o una breve corsetta al fine di mantenere attiva la mobilità delle articolazioni. Non dimenticate mai di adottare, tanto a casa quanto sul posto di lavoro, una postura corretta: oltre a possedere una sedia che offra un funzionale supporto alla schiena e alle braccia, è fondamentale cambiare posizione ogni ora. Quando vi alzate dalla postazione, scaricate il peso sulle ginocchia e sulle gambe, evitando un interessamento della schiena. È buona norma infine prestare attenzione a come ci muoviamo anche nelle ore di sonno, grazie all’ausilio di un materasso di qualità, e adottando una posizione comoda da poter mantenere senza rigidità.


TRATTAMENTI E RIMEDI PER COMBATTERE IL MAL SCHIENA

La prima cosa da fare di fronte ad un elevato dolore causato dal mal di schiena è affidarsi al parere di un esperto, possibilmente attraverso una visita di controllo e una radiografia o risonanza magnetica. Molto spesso il trattamento migliore si traduce nel rimanere a casa a riposo, provando ad alleggerire il dolore attraverso l’assunzione (non prolungata) di antinfiammatori. Il vostro medico di riferimento, nel caso il dolore fosse persistente e prolungato, potrà prescrivervi antidolorifici specifici, indirizzandovi al giudizio professionale di un fisioterapista. Con quest’ultimo potrete quindi affrontare un importante percorso di cura attraverso trattamento con il calore, tecarterapia, ultrasuoni e stimolazione elettronica a cui dovranno necessariamente fare seguito esercizi posturali per aumentare la flessibilità del muscolo. Infine, la pratica chirurgica è assai rara. Generalmente si ricorre a essa solo nel caso di interessamento di un nervo.

Resta in contatto, iscriviti alla nostra newsletter